Cosa mi aspetto dal domani?

-E quindi domani niente sveglia alle 7 eh?

-Eh no.

-E niente buongiorno e buonasera a tutti quelli che entrano…

-no.

-E non vedi più quella buzzurra maleducata che si sente dio in terra e che non saluta manco a morì.

-Eh no, ma forse questo è un bene. Meno acidità di stomaco.

-E neanche più le statistiche la mattina, il controllo dei ritardi, accendere tutti i computer…

-No, lo farà qualcun altro.

-Nemmeno più le urla dei bambini in ludoteca, i giocattoli da rimettere a posto, i libri sparsi in giro e le sedie da rinfilare sotto ai tavoli ogni sera.

-Eh no.

-Son finiti anche i caffè al bar, le colazioni da mezz’ora, Francesco che ti chiede di stampare il numero 58 per mandar via le mosche.

-Esatto.

-Son finiti anche i libri da catalogare e le riviste da timbrare?

-Sì.

-E le litigate con Lorenzo perché non si alzava per rimettere a posto anche se il carrello era pieno?

-Sì, finito tutto. Son finiti i lunedì mattina di inventario a biblioteca chiusa, le serate di portierato nel parco della villa, i dolci senza glutine della Graziana, il problema di dove parcheggiare la macchina il martedì perché c’è la pulizia della piazza, il salire in torretta se siamo in troppi al bancone. Finito.

-E ora?

-E ora niente, non lo so…

-Com’è andato l’ultimo giorno?

-Di merda, triste.

-Me lo immagino

-No, non te lo immagini

-Un pochino me lo immagino…ti hanno salutata?

-Sì, mi hanno abbracciata e ringraziata…e io ho ringraziato loro, qualcuno se lo merita.

-Tanto ci torni a trovarli no?

-Si, avoglia. Sicuro.

-Quando sei andata via?

-Lo sai, sono romantica…non sono riuscita a oltrepassare il cancello senza guardarmi un’ultima volta indietro.

-Ora si va avanti però, Daje!

-Si…Daje…

-E ‘sta torta che c’è in frigo?

-Se l’è fatta mia madre per il suo compleanno.

-Da sola?

-BAH

-Allora auguri!

Auguri ‘ma! 🍰