25 anni e non sentirli, adesso tocca a me!

…poi ho tolto la benda, ho aperto gli occhi e ho scoperto che là, dentro quella stanza, c’era tutta la mia vita. C’erano i miei genitori, i miei amici più cari e colui che mi teneva sottobraccio era l’amore. Perché ce ne vuole parecchio, di amore, per organizzare una festa quando lavori dieci ore al giorno, quando torni a casa stanco ma continui a creare, quando hai sempre la festeggiata tra i piedi e non c’è neanche verso parlare coi tuoi “collaboratori” per paura di farti sentire. Oh, se ce ne vuole di amore per spendere tutti quei soldi in torte e palloncini ad elio, per radunare tutta la ciurma in una sera, per gironzolare come trottole in cerca della location adatta, per uscire prima da lavoro ed andare a sistemare i tavoli, per non lasciarsi scoraggiare dalla pioggia…cosa avrei potuto fare se non emozionarmi? In quel momento, nel momento in cui ho realizzato che tutte quelle persone erano lì per me, per farmi felice, ho sentito il cuore stringersi e farsi piccolo piccolo…stava prendendo la rincorsa per poi scoppiare di gioia! Di regali materiali ne ho ricevuti parecchi…ma i migliori sono stati gli occhi, gli sguardi, i sorrisi, le presenze e le parole: c’era chi aveva cambiato il turno, chi aveva preso ferie, chi era appena uscito da lavoro e aveva fatto le corse, chi teneva a stento gli occhi aperti perché si era alzato presto, chi abita lontano, chi avrebbe avuto un milione di altre cose da fare e altrettanti milioni di motivi per essere altrove, e invece era lì. Era lì per me, e non poteva farmi dono più grande. È stato in quelle frazioni di secondo che ho sentito tutto quello che c’era da sentire…tutta l’amicizia, tutto il bene. Tanto bene da rischiare di esplodere! Non so quante parole servono e non so nemmeno bene quali usare per dire quanto sono grata a mia madre e mio padre per tutto quello che hanno fatto per me…per tutto quello che fanno ogni giorno e che so che faranno in futuro, senza pentirsene mai. Spero solo che la vita, presto o tardi, mi darà la possibilità di ricambiare…non so come, non so quando, ma so che glielo devo. Glielo devo con tutto il cuore!
Grazie a loro, a tutti loro, io ieri sera ho vissuto una gioia. Una di quelle che ora vanno di moda perché non ci sono mai, perché tutti le cercano, le agognano…e in fondo, oltre tutti i momenti bui e gli alti e bassi che la vita può riservarti ogni giorno è questo che conta, no? Riuscire ancora a commuoversi…e a meravigliarsi.

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29 risposte a "25 anni e non sentirli, adesso tocca a me!"

      1. Non c’è di che 🙂
        A proposito… sono stato un po’ off-line negli ultimi mesi, ma nel frattempo ho visto Inside Out e scoperto da dove arriva il tuo avatar. Immagino che in questo caso “disgusto” stia per qualcosa tipo “che barba che noia” 😉

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