Corso per balie

Allora, io sono una fottuta gattara.

Ho un solo micio ma se fosse per me ne avrei un milione e tutti quelli che mi conoscono mi visualizzano tra 10 anni sommersa di fusa e code morbide.

Scorsa settimana mi imbatto in una evento alquanto fico al quale mi avrebbe fatto piacere partecipare: un corso per balie.

Quando penso alla parola balia mi vengono in mente quelle signore con la cuffietta che allattano i bimbi per conto delle ricche donne del 900, vedo giusto? 🚼

Solo che qui non si parla affatto di bambini… Ma di gatti!

Sì, il corso serviva per imparare a far da balia ai gattini appena nati o comunque non ancora svezzati e prevedeva anche una dimostrazione pratica e delle nozioni sulla pulizia dei piccoli e sulla socializzazione del gatto selvatico.

È stato organizzato dal canile e mi sembravano due ore ben spese quindi mi sono iscritta.

Riassunto: dovete sapere che:

  • I gattini devono prendere circa 100 grammi a settimana;
  • Quando gli diamo il latte con il biberon dobbiamo tenerli con il pancino verso il basso e mai a pancia all’insù altrimenti rischiano di soffocare;
  • Mangiano ogni 2 ore e mezza/3 e prendono circa 6 ml di latte a botta;
  • Devono mangiare anche di notte coi soliti intervalli;
  • Il latte deve essere tiepido e si fa le prove per sentire la giusta temperatura sul polso come si fa per i bambini;
  • Le cucciolate non si mischiano mai perché potrebbero passarsi le malattie;
  • I gatti neonati non riescono a fare pipì e cacca da soli fino a circa un mese di vita. Regolarmente sarebbe la mamma a stimolarli, ma in sua assenza è la balia che deve provvedere a farlo tramite un pezzetto di carta igienica o di cotone imbevuto nell’acqua calda: si passa il cotone sui genitali del micio e si struscia delicatamente fino a quando non ha fatto tutti i bisognini;
  • La pulizia delle orecchie è importante e va effettuata regolarmente;
  • Se i micini sono pieni di pulci o zecche non si può usare nessun prodotto perché sono troppo piccoli quindi dobbiamo fargli il bagno nell’acqua tiepida e togliere le zecche una ad una con le pinzette stando attenti a non lasciare dentro la testa;
  • Spesso i piccoli senza mamma sentono freddo e rischiano l’ipotermia anche d’estate, è sempre bene quindi metterli in una conigliera e inserire nella gabbia un teporino e delle copertine;
  • La prima cosa da ricordare quando si prova a far socializzare un gatto inselvatichito è non avere paura e non fare gesti scattosi, solitamente si chiude il gatto in una stanza piccola e ci si avvicina pian piano ogni giorno di più in modo che si abitui alla nostra presenza e impari a fidarsi di noi (meglio farlo minuti di guanti nel caso dovesse mordere e di vestiti pesanti nel caso attaccasse e graffiasse).

Ecco, credo ci sia tutto.

Ora…tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare quindi prendete queste info come buone ma sempre con le pinze.

Il primo consiglio che ci è stato dato è di non agire mai di testa propria se ci si trova in situazioni simili ma di chiedere aiuto al canile o a qualche associazione locale che si occupa di animali o anche ad un veterinario.

Questo corso comunque è stato interessante e mi piacerebbe ripeterlo con i cani come soggetti, anche un corso di primo soccorso veterinario non sarebbe male 😉

Non avevo mai visto degli esserini tanto minuscoli e indifesi, mi venivano le lacrime agli occhi a vederli annaspare in quella gabbietta e a sentirli urlare perché avevano fame 😍

Sono una gattara, c’è poco da fare… Una fottuta gattara 😸


24 risposte a "Corso per balie"

  1. Mi ricordo il mio piccolo Clash, il suo conoscere il mondo, il suo crescere, il suo essere timido.
    Ora mi sventra i cuscini e distrugge il divano, proprio ieri mi ha rovinato una zanzariera.

    Serve un gatto?

    🙂

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  2. Corso istruttivo! Meravigliosi pelosotti ❤
    Ma meno male che non partecipavo altrimenti mi sarei portata a casa tutti i micini: per ingrandire la mia famigliola felice, che è più felice se s'allarga ancora di più 😛
    Bacio
    Sid

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      1. L’alberello del bradipo, l’anno scorso, m’ha portato a casa Tommy the Cat, di appena 3 settimane, abbondonato nel parcheggio di un garden! Eppure, lui ama di più i cani 😛
        Bacio
        Sid

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  3. Io sono arrivato ad avere anche 20 gatti nello stesso momento in casa (molti sono nati dentro perché nessuno sterilizzava le femmine che ospitavo quando faceva freddo…): sono stato “costretto” a imparare parecchie cose per necessità 🙂

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      1. Malefico 😛
        C’erano gatte mamme che se ne fregavano dei propri cuccioli, di conseguenza ho potuto fare ben poco da solo.

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