Non cade nel mio periodo preferito dell’anno perché, come tutti sanno, io adoro l’estate…però il carnevale è una di quelle cose che mi suscita ricordi indelebili e fonte di tenerezza.
Quando ero piccola, la sfilata di carnevale che facevano nel mio paese e in quelli vicini, era un appuntamento fisso: ogni domenica i miei mi vestivano da qualcosa di estremamente carino e mi portavano a spasso permettendomi di lanciare coriandoli e stelle filanti.
Ho fotografie di me ad ogni età vestita da cappuccetto rosso, da clown, da contadinella, da cane dalmata 😆
I primi anni, quando ancora non camminavo bene, ricordo che tornavamo a casa e il passeggino era pieno zeppo di qualsiasi cosa, tanto da riempire ogni angolo del giardino e l’erbetta secca si impregnava e si colorava a causa dei coriandoli che mi uscivano dalle tasche e forse anche dal naso!
Una volta mia madre si trovò anche a discutere con la mamma di un altro bambino perché questa signora non voleva che venissero lanciati coriandoli addosso al figlio, quindi mia mamma si rigirò dicendo tipo “e allora che ci viene a fare?” o una cosa del genere 😂
Più avanti, nel periodo delle scuole elementari, giunse il momento tanto atteso di salire sui carri che fino ad allora avevo guardato passarmi accanto con tanta maestosità. Mi sentivo la regina del mondo e con quella parrucca bionda di corredo al vestito da Sailor Moon, avevo davvero l’impressione di essere una gnocca paurosa 😎
La prima volta che ho visto il carnevale più famoso della nostra zona, quello di Viareggio, avevo circa dieci anni e ancora adesso, se ci penso, ricordo la sensazione di ansia mista a trepidazione che provavo mentre i miei mi cambiavano di abito e mi preparavano con gonna, sottogonna e tiara poco prima dell’entrata al lungomare.
Sì, perché per noi Viareggio è comodo in treno, quindi ricordo che partimmo in tarda mattinata così da essere là per pranzo e, subito dopo, assistere alla sfilata del pomeriggio e godersela prima che facesse troppo buio.
Per comodità andai vestita con abiti “normali” e poi mi cambiai in un parchetto vicino ad una fontana, mi infilai il vestito da principessa e mi sentii un’attrice di teatro che sta per andare in scena! (sensazione a me già nota, visto che negli anni avevo fatto recite su recite grazie ad una meravigliosa maestra d’asilo ❤️ ma questa è un’altra storia)
Lì è tutto un altro mondo! Niente a che vedere con i piccoli carretti che sfilavano in paese, quelli erano GIGANTI! C’era gente che ballava, musica, i colori mi entravano negli occhi e la felicità sprizzava fuori! Ai tempi delle superiori diventò quasi un’abitudine, una cosa che io e le mie amiche aspettavamo a gloria anche solo per divertirci a truccarci in modi strani.
Adesso, soprattutto dopo questo brutto periodo di pandemia, il mio carnevale è soltanto qualche festa in maschera in qualche discopub e qualche coriandolo da togliere dal tappeto del negozio a fine giornata…ma ancora spero di poter realizzare il sogno di vedere e partecipare a quello di Rio, un giorno! 💪
Nel frattempo mi ritiro in cucina a preparare qualche frittella 😜
Se avete voglia di qualche dolcino di carnevale trovate le mie ricette qui e qui !
Baci
Del carnevale ho sempre amato le frittelle.
Ma solo le frittelle.
Purtroppo non mi sono mai riconosciuto nei colori, nelle feste, nelle maschere…
In questo siam diversi (frittelle a parte).
🙂
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Frittelle a secchiate allora, il lato dolce della vita 😄🤩
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…ma giusto per curiosità, l’ultimo costume era da…?
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Da cameriera 😅
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Beh, se la festa era in un ristorante… eri al centro dell’attenzione!
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Sembravo la cameriera cicciotta e paciocca della carica dei 101 😂
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😀 😀 😀
Maddai…
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