Matrioska

Non voglio rompere le scatole con questo argomento, che ho già un po’ affrontato parlando della boiler summer cup, però purtroppo è uno degli argomenti che mi fanno più arrabbiare e mi ritrovo spesso a entrarci.
Io per prima ho sofferto e soffro di mancanza di autostima data dalle insicurezze che mi ha sempre portato l’essere un po’ paffutella, forse è per questo che ci tengo tanto.
Alle elementari ero davvero tondina, alle medie c’è stato un periodo migliore e uno in cui ero comunque sovrappeso così come alle superiori. La mia fisicità è sempre stata diciamo più grande rispetto a quella di tante altre, ero robusta, non la classica bambina fragilina e non la ragazzetta con le braccia come stuzzicadenti.

Mi sentivo ripetere “è costituzione”, ma vaglielo a spiegare alla stronza di turno che ti ha presa di mira perché si sente figa perché madre natura l’ha fatta alta, bionda, magra e bella e ha deciso che tu con i tuoi ricci disfatti, le tue cosce grosse e la tua faccia rotonda sei il rifiuto umano con cui innalzarsi l’ego, sei quella da prendere in giro, da umiliare e ridicolizzare.
Vaglielo a spiegare ai ragazzini di 14 anni che sotto al grasso ci sono i sentimenti…
Però, ecco, finché si parla di questo forse ci posso anche stare. Non nel senso che è accettabile, ma che i meccanismi degli adolescenti sono complicati, chi più chi meno ci siamo passati tutti, chi per i chili di troppo, chi per gli occhiali, chi perché troppo basso, chi perché troppo alto, chi perché peloso nei punti sbagliati…e purtroppo di genitori che mettono al mondo figli senza insegnargli una benemerita ce ne sono sempre stati e ce ne saranno sempre.
Però poi si cresce…prima eri piccolo e stupido e andavi dietro all’alfa della situazione per essere accettato nel gruppo di quelli ganzi, ma a trent’anni come ti giustifico?
Come si fa a giustificare uno che a trent’anni ti offende sul livello fisico dandoti della matrioska, per di più a gratis?
È andata così:
È venerdì e decidiamo di andare a ballare in questo posto molto frequentato.
Siamo in tre, io ho una gonna nera a tubino ed un top infilato dentro, sopra una giacchetta lunga, niente di che.
Parcheggiamo e ci avviamo verso l’entrata, c’è un caos assurdo e una fila per pagare stratosferica.
A un certo punto appaiono tre ragazzi, uno di questi si avvicina e ci fa “ehi buonasera! Volete una prevendita?”
Io e le mie amiche ci guardiamo con aria interrogatoria, non sapevamo dell’esistenza di prevendite per quella serata, ci puzza di truffa.
“no, ti ringrazio” rispondo.
Lui insiste.
“vabbè, perché volete fare la fila? Ho le prevendite!”
“no grazie” ripeto, deviando lo sguardo “siamo a posto”
Al che lui, forse indispettito da non si sa cosa, si allontana per tornare verso i suoi amici e borbotta “ma guarda questa, se la tira pure e sembra una matrioska”
Ho sentito, certo che ho sentito…avrei potuto reagire ma non l’ho fatto perché io purtroppo non ho mezzi termini, o bianco o nero. Ho scelto il bianco per rispetto alle mie amiche, però avrei potuto scegliere nero e prendere quell’idiota per il collo con la conseguenza che non saremmo mai entrate nel locale perché probabilmente mi avrebbero arrestata.
Comunque, tornando a noi.
Perché?
Mi chiedo, perché a trent’anni sei una persona così piccola e povera d’animo?
Non sono una modella e fin qui non ci piove, ma io non ho offeso nessuno mi pare…
È vera quella frase che dice “ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente”, che ne sa lui della mia battaglia?
E se io fossi grassa per qualche motivo grave, tipo che ne so, perché ho avuto un aborto? E se fossi grassa come conseguenza di una depressione? Se fossi grassa perché ho una malattia, o se lo fossi perché mi stanno curando e i farmaci mi gonfiano?
Se fossi grassa perché ho appena avuto un lutto e mi sono buttata sul cibo? Ma se anche lo fossi solo perché mi piace mangiare?
Chi sei tu per permetterti di giudicare e di ferire, qualsiasi sia la motivazione?
Le parole hanno un peso, alcune fanno più male di uno schiaffo ma qualcuno non se ne rende conto.


Vi lascio una foto della matrioska, così giusto per…


Scusate lo sfogo, baci

Matrioska al mare, felice. Alla faccia loro.

31 risposte a "Matrioska"

    1. Grazie Laura ❤️
      Purtroppo mi preoccupo della pochezza che continua a crescere negli animi delle persone…spero che prima o poi ci sia una svolta in positivo e tornino di moda il rispetto, i valori e l’educazione…

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  1. Martina, spesso gli “uomini” quando vogliono offendere una donna puntano subito sull’aspetto fisico, sapendo che è un punto debole. Del resto se una è decisamente “troppo bella” per tentare questa strada di offenderla sai che succede? L’alternativa è alludere al mestiere più vecchio del mondo. Questi “uomini” sono molto limitati, lo capisci da sola. So che non fa mai piacere sentire queste cose… Però sono sicura che a freddo ti renderai conto che non devi proprio prendertela per queste cose. Se quel tizio ha reagito così vuol dire che è rimasto male che non ti sei fatta abbindolare dalla storia delle prevendite, l’hai sminuito di fronte ai suoi amici perché non è riuscito a concludere l’affare. E comunque non sei affatto una matrioska, stai benissimo!

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    1. No figurati, non me la prendo per il discorso in sé perché io credo che le parole prendano importanza a seconda della bocca da cui escono e ovviamente quella di questo tizio non è una bocca a cui dò la minima importanza. Nonostante abbia avuto voglia di reagire perché sono “fumina” caratterialmente, non lo avrei fatto tanto per lui ma per un senso di giustizia, perché questi individui non devono girare impuniti! Però questi episodi portano sempre un po’ a riflettere…
      Grazie del sostegno 🌷

      Piace a 1 persona

      1. Ah… giusto è saltata una frase!!
        La frase era
        scrivo qui, così, tanto perché è il primo tuo post dove sono inciampato oggi

        mancava “dove sono inciampato oggi”
        E la domanda era: hai mai fatto una pagina dove riepiloghi tutti i dubbi o domande che hai condiviso sul blog, magari collegata agli articoli che hai postato?

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