Quest’anno aspettavo il Natale

Non so come e non so perchè ma quest’anno, già da Settembre, ho iniziato a sentire la voglia del Natale.

Non del giorno di Natale in sè, o almeno non credo, ma di tutto quel che gli gira intorno. Avevo voglia dei biscotti alla cannella, del caldo piumone che mi rende incapace di alzarmi dal letto nelle giornate di pioggia, della fiammella del caminetto, dei film sul divano, dei tè caldi la sera prima di dormire.

E poi la festa, i colori, il cibo, il freddo pungente, magari la neve, le luci, la gente che riempie per le strade, l’albero addobbato che sbrilluccica in casa, il ritrovarsi.

Quest’anno, come non è mai successo in vita mia, aspettavo la stagione del Natale ma adesso, se penso a quel giorno, vorrei che non arrivasse mai.

Perchè è vero, il Natale è il momento in cui ci si scambiano i regali, si sta insieme, si ride, si mangia, si gioca a tombola…ma è anche il giorno in cui si sentono di più le mancanze.

Non so se sarò capace di affrontare la vista della sua sedia vuota, non so se sarò capace di stare seduta a quel tavolo.

Mi si affollano nella testa un milione di pensieri e quel senso buono di attesa si trasforma in un’ ansia bastarda e in un magone enorme che mi si ferma in gola e che non può nè scendere nè salire.

Non posso tornare indietro, ma non so nemmeno andare avanti.

L’altra sera, però, ho visto le prime luminarie e mi sono incantata a guardarle. Erano stelle luccicanti di un bel dorato intenso e, per un attimo, hanno riacceso in me quella sensazione di benessere che provavo fino a poco più di un mese fa quando pensavo al Natale che sarebbe arrivato a breve.

Era tardi, ero in giro e mi è entrato nel naso quell’odore di legna bruciata portata dal vento e ho pensato “quasi quasi per Natale faccio una crostata”

E mi sono sorpresa a sorridere.

Forse non tutto è perduto.

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