Posso essere libera di dire quello che penso?

Ciao a tutti! 🌼

Oggi polemica, ma non una polemica “normale”, diciamo una polemica un po’…scottante! 🔥

Questo articolo, per quanto mi riguarda, serve per capire l’universo maschile, ma sono sicura che può essere valido anche a parti invertite, me lo farete sapere nei commenti se vi va 😉

La questione è: perché per non essere infastidit* serve sempre giustificarsi?

Mi spiego: dopo la rottura della mia ultima relazione ho scritto su Facebook il mio stato sentimentale, ovvero “single”, ed ho ricevuto molte richieste di amicizia. In realtà molte le avevo già in sospeso, mai accettate né rifiutate, ma ne sono arrivate anche di nuove.

Non mi è mai piaciuto sbattere porte in faccia alle persone quindi tendo sempre a dare una possibilità, dò un’occhiata al profilo e se mi sembra che non ci sia niente che non va, accetto. Se poi quella persona si rivela diversa da ciò che avevo creduto tolgo, altrimenti lascio.

Di conseguenza arrivano anche molti messaggi, alcuni anche molto maleducati diciamo, tipo fotografie non richieste o altro, ma la maggior parte sono “ciao, come stai?” “ciao, piacere mio” “ehi bella, che fai nella vita? Quanti anni hai?” e frasi di questo genere.

Dato che, appunto, odio la maleducazione, tendo sempre a rispondere.

Sbaglio?

Per farla breve, a volte spunta fuori il classico “ti va di prendere un caffè una di queste sere?” ed è qui che volevo arrivare…

Può essere che la risposta sia un sì, ma se la risposta invece fosse un no, perché devo sentirmi in dovere di giustificarmi?

Grazie-ma-no-grazie evidentemente non basta.

NO, perché purtroppo sono molto impegnata col lavoro in questo periodo.

NO, perché mi sono lasciata da poco e non ho voglia di uscire con nessuno.

NO, perché…

Ci deve essere sempre un perché, e anche se c’è è comunque sempre contestato.

Le poche volte che mi sono permessa di dire “ti ringrazio per l’invito, ma non sei il mio tipo” sono stata mangiata viva.

Sbranata! Accusata da gente sconosciuta di essere una a cui piace essere corteggiata ma che poi è solo parole e niente fatti, solo per aver risposto educatamente a dei messaggi. Per aver detto “sto bene grazie, e tu?” oppure “io lavoro in un negozio, tu invece?”

Niente che facesse pensare ad altro, niente di compromettente, di allusivo o malizioso! Ma nonostante questo sono stata additata con appellativi che non sto a ripetere, talmente schifo fanno.

Per non parlare poi di quando mi viene chiesto “sei fidanzata?”

Io tendo a rispondere “no no, sto bene così” allegando magari una faccina sorridente, giusto per smorzare…

E dall’altro lato, 99 volte su 100, viene detto: “ma come? Una bella ragazza come te??”

Ma scusate, che significa? Siccome sono una bella ragazza è logico che qualcuno deve avermi presa per forza, se invece fossi stata brutta sarebbe stato normale essere sola? Non capisco il ragionamento, giuro, non arrivo a comprendere…

E comunque, anche in questo caso apriti cielo! Le poche volte che ho rifiutato un invito ad uscire dicendo che sto bene come sto, si è scatenato l’inferno!

“ma che vuol dire che stai bene da sola? È impossibile, tutti cercano l’anima gemella!”

“eh vabbè dai è una scusa per non dire che non ti piaccio”

“dai non dire cavolate, mica puoi stare tutta la vita da sola!”

“un caffè non vuol dire mica che ci dobbiamo sposare ahahah”

Ma che problemi avete, scusate? Vi sentite meglio nel sentirvi appioppare una scusa, piuttosto che sentirvi dire le cose come stanno?

Non lo so cosa succederà domani, non so nemmeno se ci arrivo viva a domani, ma se in questo momento della mia vita la penso in un determinato modo, che magari è anticonvenzionale ma che è il mio modo di pensare, perché devo dire una cosa per un’altra?

Perché non posso essere libera di dire quello che penso? Quello che penso veramente?


14 risposte a "Posso essere libera di dire quello che penso?"

  1. Quando qualcuno mi chiede: Ti va di prendere un caffè insieme?….(e non mi va!)…rispondo semplicemente: Non mi va! E al: perché???”…rispondo semplicemente: perché non mi va!…Rimango sola? Non importa: Meglio sola che mal accompagnata….Ma se a chiederlo è qualcuno di speciale..oh…ci vado di corsa, anche col mal di testa!

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  2. Molto spesso anche nell’ambito lavorativo – esperienza mia personale – ci si deve “giustificare” se non si può fare un lavoro nei tempi e nei modi in cui ci viene chiesto.
    “No, non posso venire subito da te, perché….”
    Non si tratta di giustificazioni vere e proprie, tuttavia, ma un modo diretto per dire la verità.
    Non posso venire subito perché in effetti sto già facendo un lavoro che non posso interrompere.

    Però è vero, ci si deve sempre giustificare, anche il altre situazioni.
    Forse perchè a volte la “vera verità” potrebbe non piacere al nostro interlocutore.
    Ci vuole sempre un po’ di tatto, e forse una “scusa” ci permette di uscire dalla situazione di “impasse”

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  3. Concordo con te e anche con il commento di Kikkakonekka. Aggiungo solo che su fb c’è parecchia gente con disagi, io ho evitato di mettere dati personali come data di nascita, orientamento sessuale, religione e se situazione sentimentale. Le persone che non conosco e che non hanno amici in comune se non accompagnano la richiesta di amicizia a un messaggio io le rifiuto subito… Non ho voglia di estranei che fanno i provoloni o che si tentano di fare i fatti miei

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  4. Martina, sembra sentir parlare me. Io faccio i tuoi stessi ragionamenti riguardo alle richieste di amicizia e poi anche a me arrivano messaggi dal nulla da persone pseudo-sconosciute. Che ci possiamo fare se molte volte (non sempre ovvio) i maschi sono così? Che poi quelle loro tattiche di far passare ore prima di rispondere, non lo sopporto!

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